La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande. (Hans Georg Gadamer)

lunedì 22 febbraio 2016

La Seconda Rivoluzione Industriale

             
Dal 1870 l'Europa conobbe un periodo soprannominato come Seconda Rivoluzione Industriale. Nell'ultimo trentennio del 19'secolo viene definito come eta dell'acciaio, perché si scopri questo nuovo metallo molto più duttile (cioè che si adatta ad ogni situazione o circostanza) e più malleabile del ferro e cosi diede un enorme sviluppo alle industrie siderurgiche. Fu proprio grazie alla produzione con un enorme successo perché si vendeva a basso costo e cosi apri una nuova fase nella rivoluzione industriale, mentre l'Inghilterra e la Francia erano state all'avanguardia della prima ma le grandi protagoniste della seconda sono state la Germania e gli Stati Uniti. Le ragioni per il successo erano perché avevano cominciato ad utilizzare nuove tecniche: le industrie tedesche usavano tecnologie più moderne mentre quelle inglesi un po' meno moderne. Inoltre in Germania le industrie siderurgiche erano di dimensioni molto più grandi. La rivoluzione era anche favorita dai nuovi prodotti chimici che fornirono nuovi prodotti come: alluminio, sostanze, coloranti artificiali. Grazie alle nuove conoscienze nate dallo studio dei nuovi esperimenti chimici consentirono ben presto la produzione di una serie infinita di prodotti sintetici come la celluloide, bachelite, cellofan e non dimenticarsi dell'aspirina e di altri prodotti medicinali. In base all'energia la Seconda Rivoluzione Industriale aveva l'elettricità. Essa trasformò la fabbrica, mettendo a nostro favore energia a basso costo e lasciando la libertà di scegliere dove collocare i nostri macchinari a differenza dei macchinari a vapore che avevano bisogno dei loro motori vicino. Nel continuo sviluppo industriale comportò la meccanizzazione, essa consiste nell'utilizzo delle macchine per fabbricare i prodotti senza uso degli operai. Sostituire gli operai con le macchine era un grande risparmio sulla manodopera e un grande aumento della produzione. Il passo successivo era l'adeguamento degli operai nel lavoro a ritmo delle macchine, per migliorare l'efficienza dei lavoratori e degli impianti. (Cioè ogni operaio si specializzava in una parte del lavoro) La meccanizzazione diede l'avvio alla produzione in serie grazie anche alla catena di montaggio, non più un abito su misure , ma un abito preconfezionato in taglie specifiche, non più scarpe fatte a mano ma fatte con i macchinari con misure fisse. E cosi via per tutti gli oggetti e cosi diminuiva il costo. La tendenza all'ingrandimento delle aziende divenne un fenomeno sempre più diffuso. Diventarono sempre più richiesti gli investimenti per espandere le aziende e per restare sempre con le tecnologie più moderne comportavano a finanziamenti e cosi le banche diventarono sempre più importanti. Gli istituti di credito in molti casi finivano per assumere il controllo delle imprese stesse.
Un altro fenomeno degli ultimi decenni dell'ottocento fu quello della concentrazione delle imprese: i piccoli e i medi industriali non erano in grado di sostenere i cambiamenti tecnologici e dall'aumento di produzione. I fallimenti di piccole imprese e la loro acquisizione da altre imprese maggiori ridusse il numero di piccole imprese e ne furono diventate parte di grandi compagnie. Alcune di loro assunsero una dimensione multinazionale, dal momento che erano presenti in più nazioni e perfino in continenti diversi.
B. M - 2

Nessun commento:

Posta un commento